21/02/08

Albino Ghini & Carlo Cossar

Come è capitato a Gaetano Spataro, anch'io, per caso sono capitato un venerdì sera al Mastro Birraio di San Giovanni al Natisone e con sorpresa ho potuto ascoltare con interesse ed ammirazione Albino Ghini e Carlo Cossar; purtroppo non ho potuto fermarmi molto, ma fino ad oggi era mio pensiero costante saperne di più di questo affiatato duo, fin che mi è capitata per le mani una copia del mensile FRIULINEWS.IT e con gioia, all'interno ho soddisfatto la mia curiosità. Non mi resta quindi, che riportare l'articolo di Gaetano per presentare i musicisti Albino Ghini & Carlo Cossar:

Quando la musica diventa uno stile di vita
Il venerdì sera, dopo una lunga settimana di lavoro, capita spesso, “casualmente”, di imbattersi in un gruppo di amici che, come te, sentono l’impellente necessità di passare un’oretta o due in allegra compagnia, magari sorseggiando qualcosa di fresco.
Il divertimento è assicurato, a patto di non esagerare e di non sbagliare clamorosamente… locale.
In regione l’offerta di locali è variegata ed eterogenea, sia per quanto riguarda la varietà di vini (per il quale il Friuli è rinomato nel mondo) che per la birra, soprattutto se artigianale, cioè prodotta direttamente dal locale.
In questa particolare nicchia di mercato, si segnala il Mastro Birraio di San Giovanni al Natisone (UD), il cui slogan è: “la 1° micro-birreria italiana”; difficile sapere con certezza se sia davvero la prima, di certo è un buon posto dove poter bere una buona birra senza problemi di spazio,
guardando la partita della squadra del cuore nei numerosi maxi-schermi o ascoltando musica dal vivo. Qui infatti, ho scoperto per caso che il venerdì sera, appunto, si esibiscono abbastanza regolarmente una incredibile coppia di arzilli suonatori che insieme, raggiungono la
notevole età di… 150 anni.
Infatti entrambi hanno circa 75 anni d’età, ma la cosa che colpisce più di loro è la vitalità che sono ancora in grado di esprimere, riuscendo in due a suonare ogni tipo di canzone, da Frank Sinatra a musiche afro-indiane.
Incuriosito, non perdo l’occasione per cercarne di sapere qualcosa di più su di loro, scoprendo che il mio intuito non si sbagliava affatto: si tratta di due personalità di rilievo con un affascinante, anzi due, lunghissime avventure da raccontare, quelle della loro vita.
Per cui, non ho esitato a documentarmi su di loro attingendo direttamente“dalla fonte”…
Friulinews: Un lungo rapporto quello tra voi e la musica, me ne volete parlare?
Albino Ghini: sono nato a Staranzano (GO), mia madre innamorata del violino ha insistito fin da piccolo perché io imparassi a suonarlo, poi ho avuto l’occasione di comprare una batteria ed ho iniziato a suonare nei vari locali della zona, qualche anno dopo sono partito militare e qui ho
avuto la fortuna di incontrare personaggi che adesso sono noti a livello mondiale (Aldo Pagani, Tullio De Piscopo, ecc.). Finito il periodo di leva, nel ’56 sono partito per Vienna per finire esattamente venti anni dopo a Nairobi, un periodo nel quale ho girato tutto il mondo (Europa,
Medio Oriente, Africa, ecc.) suonando la batteria in tutti i più prestigiosi locali notturni. In questo lungo periodo ho avuto modo di conoscere di persona tutto il jetset dell’epoca, da Modugno a Rascel.
Nel ’76 sono ritornato a casa e ho ripreso in mano il vecchio amore di mia madre, il violino arrivando fino all’ottavo anno di conservatorio al Tomadini di Udine. Oggi insegno in una scuola batteria e violino e faccio parte da tempo della giuria internazionale del premio Astro Piazzola,
famoso premio musicale legato al mondo del tango argentino.
Carlo Cossar: sono di Turriaco (GO), la passione per la musica arriva anche per me fin da piccolo grazie a mio nonno, dopo aver fatto della musica da giovane, la passione per il calcio ha preso il sopravvento, portandomi a giocare anche in serie A con la Triestina nel campionato del
‘52/’53…
Friulinews: molto interessante… può spiegarci cosa significava quella volta giocare nel massimo campionato di calcio?
Carlo Cossar: ho iniziato giocando per tre anni nella Cormonese, che all’epoca era in promozione, ed evidentemente qualcuno mi aveva notato facendomi passare direttamente
in Triestina, in serie A. Allora quello sport era molto diverso, io giocavo spesso nella squadra di riserva, ma nonostante questo andavo regolarmente tutti i giorni a lavorare, sfruttando un permesso speciale per tre pomeriggi alla settimana per potermi allenare. All’apice della mia carriera sportiva, in quell’anno ho giocato tre partite da titolare in serie A, poi ho giocato in altre squadre minori per diversi anni e, alla fine, sono ritornato nel mio paese a Turriaco, dove ho ripreso la mia vita normale: il lavoro, il matrimonio, la casa e.. la fisarmonica. Ho iniziato a suonare nella banda del paese, poi assieme ad altri cinque o sei amici abbiamo fondato l’orchestra
Melody, sopravvissuta per una dozzina di anni.
Fra una suonata e l’altra ho conosciuto Albino…
Friulinews: quanto tempo è che suonate insieme?
Carlo Cossar: in maniera continuativa da circa tre anni, ma in realtà i musicisti come noi cambiamo abbastanza spesso partner.
Albino Ghini: io ho dimenticato di dire che faccio parte della Filamormica di Monfalcone, costituita da una quarantina di elementi…
Friulinews: qual è il segreto della vostra vitalità?
Ghini e Cossar: la grande passione per la musica.
Friulinews: ed ora, per finire, una domanda ironica: cosa pensate di fare “da grandi”?
Ghini e Cossar: quando nessuno ci chiamerà più per suonare, ci metteremo
in un angolo di Trieste o di Udine a fare i suonatori di piazza…

Non potevo aspettarmi una risposta diversa da questi due simpatici personaggi, il Ghini l’anno scorso ha festeggiato i 75 anni suonando il violino a quota 3mila metri a San Martino di Castrozza.
Complimenti davvero e un invito a tutti ad ascoltarli al Mastro Birraio, magari davanti ad una birra doppio malto (specialità della casa) e la famosa pizza di Rocco.

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